Finanziato il progetto AppenBio che ha l’obiettivo è aumentare la redditività delle aziende rurali del territorio, il loro potenziale in fatto di produzione di tipo salutistico e sostenere la biodiversità territoriale, tutelando così anche le caratteristiche proprie del paesaggio appenninico. E nel farlo sono stati scelti due prodotti che saranno oggetto di una fase di sperimentazione da parte di tre imprese agricole bolognesi: cereali e latte ottenuto da vacche alimentate solo con fieno e pascolo.
Il progetto ha una durata di 3 anni (2016-2019) ed è sostenuto per il 70% dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il fondo PSR 2014-2020 – Misura 16. In quest’arco di tempo, che costituisce la fase d’incubazione di un modello imprenditoriale diretto a far nascere un distretto del biologico. Lo scopo è produrre uno speciale “cibo della salute” proprio dei territori dell’appennino bolognese che abbia proprietà fortemente antinfiammatorie sul corpo umano. I risultati di questo lavoro verranno poi inseriti in un percorso di cooperazione con altri progetti regionali, Biovant e Bioadapt, entrambi finanziati dal PSR dell’Emilia-Romagna.
Artemis, ha curato la predisposizione del progetto ed è incaricata di predisporre la gestione degli aspetti tecnico-amministrativi del progetto. Inoltre è coinvolta nel progetto, in qualità di Ente di Ricerca Privato, nelle azioni di Cooperazione e Studio di Fattibilità; mentre per le specifiche azioni legate alla realizzazione del Piano, lo staff di Artemis partecipa alle azioni 2 e 4 con focus sulla progettazione del modello innovativo. Tra i fornitori individuati da Artemis per la messa a disposizione dei contesti operativi per ricerche, indagini, consultazioni, test e analisi sul tema “Fattori Infiammatori di latti, yogurt e cereali”, si segnala il Policlinico Sant’Orsola Migliori, eccellenza bolognese nell'ambito della sanità nonché una delle migliori aziende ospedaliere in Italia per efficienza nell’utilizzo delle risorse, efficacia clinica e cura del rapporto con i pazienti.