I PIF sono progetti che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) al fine di superare le principali criticità della filiera stessa, di favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e di realizzare relazioni di mercato più equilibrate.
I progetti integrati di filiera consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/operazioni del PSR che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici.
Modalità e termini per la presentazione dei progetti
Il PIF deve essere sottoscritto e presentato sul sistema informativo di ARTEA dal Capofila entro il 30 ottobre 2015.
Punti salienti del bando PIF:
- Partecipanti diretti e indiretti: si tratta di soggetti di varia natura appartenenti ad una filiera produttiva (aziende agricole/forestali, imprese di trasformazione primaria e secondaria, imprese che svolgono la commercializzazione, soggetti pubblici ecc…) interessati al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all'interno del PIF nell'ambito della fase di produzione primaria. I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti, nell'ambito della sottomisura o operazione che attivano. Il partecipante indiretto è invece coinvolto indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera in quanto può giovarsi delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso, ma non richiede contributi nell'ambito del PIF.
- Gli accordi di filiera: sottoscritti grazie ai PIF, sia dai partecipanti diretti che indiretti, rappresentano dei veri e propri contratti fra le parti interessate e costituiscono un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle filiere locali. I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PIF e alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale. Negli impianti di trasformazione o nelle strutture di commercializzazione finanziati nell'ambito del PIF, infatti, le materie prime o i prodotti semilavorati utilizzati devono provenire, per almeno il 51% del quantitativo totale, dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF, sia direttamente che indirettamente, per la durata prevista nell'Accordo.
- Capofila: è un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e di rappresentare i diversi partecipanti al progetto integrato, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione. Deve coordinare una articolata attività di animazione e di informazione al fine di garantire la massima diffusione delle opportunità legate al progetto, nonché la trasparenza nella formazione delle aggregazioni: si tratta di un'attività obbligatoria che dovrà essere inclusa all'interno del progetto PIF.
- Sottomisure/operazioni che è possibile attivare nell'ambito del bando PIF:
- sottomisura 3.1 "Partecipazione a regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari";
- sottomisura 3.2 "Attività di informazione e promozione";
- sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole": tipo di operazioni 4.1.3 "Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole" e 4.1.5 "Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole";
- sottomisura 4.2 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli";
- sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole": tipo di operazioni 6.4.1 "Diversificazione delle aziende agricole" e 6.4.2 "Energia derivante da fonti rinnovabili nelle aziende agricole";
- sottomisura 8.6 "Sostegno a investimenti in tecnologie silvicole, trasformazione, mobilitazione, commercializzazione prodotti delle foreste";
- sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione".
- Minimali e massimali del PIF: l'importo minimo di spesa complessiva ammissibile per ciascun PIF deve essere pari o superiore a 400 mila euro. Il massimo contributo concedibile per l'intero progetto PIF è pari a 3,5 milioni di euro.
- Dotazione finanziaria: 90 milioni di €