L’Emilia-Romagna investe su qualità dei vini e innovazione: 5,4 milioni per impianti più moderni, vendita diretta ed e-commerce

Oltre 5,4 milioni di euro per incentivare l’ammodernamento degli impianti e l’innovazione tecnologica in cantina, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei vini made in Emilia-Romagna e rafforzare la competitività delle imprese. È la dotazione finanziaria di un bando varato dalla Giunta regionale nell’ambito della misura “Investimenti” del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, annualità 2020-2021.
A disposizione delle imprese emiliano-romagnole che svolgono attività di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli (vino e mosto d’uva) sono previsti contributi in conto capitale che arrivano fino al 40% delle spese per la realizzazione di progetti che puntano a valorizzare i vini di qualità (Doc, Docg e bio) e a dare una spinta all’introduzione di tecnologie innovative in cantina per rispondere alle nuove opportunità di mercato, compresa la vendita diretta e l’e-commerce. Il tutto con un occhio di riguardo alla riduzione dell'impatto ambientale del ciclo produttivo, al miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro e al risparmio energetico.
I progetti di investimento dovranno avere una dimensione minima di 30 mila euro e possono arrivare fino ad un importo massimo di un milione di euro. Le domande devono essere presentate entro le ore 13 del 15 novembre 2020.

La percentuale di aiuto è fissata al 40% delle spese ammissibili per le micro, piccole e medie imprese, scende al 20% nel caso di aziende fino a 750 dipendenti e fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro e al 19% per le imprese ancora più grandi.
Tra i criteri di priorità adottati per la formazione delle graduatorie figurano: le produzioni bio e certificate, le etichette Dop ed Igp, l’appartenenza a forme aggregative di filiera, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. In caso di parità di punteggio la precedenza andrà ai progetti che riguardano i maggiori quantitativi di uva e gli investimenti con minore importo di spesa ammissibile.
I progetti potranno avere una durata annuale o biennale: nel primo caso il pagamento del saldo avverrà nell’esercizio finanziario 2020-2021, nel secondo caso l’erogazione avverrà nell’esercizio successivo.  La durata del progetto dovrà essere dichiarata alla presentazione della domanda di sostegno.